Gengivite

gengivite

La gengivite è un problema che può dipendere da numerose cause differenti e che si evidenzia attraverso sintomi quali gengive sanguinanti, gonfie, parzialmente ritirate o infiammate.

Che cos’è la gengivite?

La gengivite è uno dei problemi a carico del cavo orale più frequenti e diffusi in assoluto e talvolta, può essere la spia di patologie più gravi, quali diabete, epatiti o emofilia.

Proprio per i motivi appena citati, è assolutamente necessario rivolgersi ad un medico non appena si notano tracce di sangue nella saliva oppure si osservano gengive gonfie, parzialmente ritirate ed arrossate.

Soltanto il dentista saprà consigliare un trattamento efficace e capace di evitare ulteriori problemi. Generalmente, l’infiammazione ed il sanguinamento delle gengive sono la conseguenza di un’igiene orale tutt’altro che corretta.

È molto importante non sottovalutare i sintomi appena descritti e ricordare che la gengivite, nei suoi stadi iniziali, non include alcuna manifestazione dolorosa e che, se non curata in maniera rapida ed adeguata, rischia di degenerare in un problema molto più grave ed irreversibile come la parodontite.

Il progressivo ritiro della gengiva aumenta lo spazio fra dente e dente, all’interno del quale placca e tartaro tendono ad accumularsi espandendo l’infiammazione.

I batteri che si concentrano nella placca, inoltre, possono raggiungere l’osso alveolare situato sotto alla gengiva, rischiando di compromettere seriamente la tenuta dei denti. Oltre ai sintomi appena riportati, la gengivite può essere accompagnata da ulteriori problemi come l’alitosi, anch’essa causata dai batteri che tendono ad annidarsi nella placca.

Quali sono le cause della gengivite?

La comparsa di questa patologia è da ricondursi ad un’insufficiente igiene orale, una cattiva abitudine che se reiterata nel tempo, consente alla placca e al tartaro di accumularsi fra dente e dente e a ridosso del colletto dentale.

Un progressivo arrossamento del margine gengivale e un parallelo arretramento del tessuto gengivale possono accompagnare un sanguinamento anche cospicuo, evidente soprattutto durante la spazzolatura delle arcate dentali.

Se i veri responsabili della gengivite sono i batteri presenti nella placca, altre anomalie possono concorrere nella comparsa di questa patologia tanto diffusa quanto fastidiosa.

Tra le possibili cause legate all’estensione dell’infiammazione e al sanguinamento del tessuto gengivale figurano anche alcuni farmaci anticoagulanti quali l’eparina, il warfarin e l’acenocumarolo.

I medicinali appena citati, se assunti in dosi eccessive, possono peggiorare le condizioni ed aumentare l’entità del sanguinamento. Sulla comparsa della gengivite possono influire anche gli ormoni e proprio per questo motivo è possibile sperimentare i sintomi tipici della gengivite anche durante una gravidanza o nella pubertà.

Un’altra delle cause più importanti legate a questa patologia è la carenza di vitamine, sebbene questo sia un problema legato soprattutto alle condizioni di scarsa nutrizione esistenti in alcuni Paesi in via di sviluppo.

Resta comunque buona abitudine consumare alimenti che contengano quantità importanti di vitamina A, vitamina C, vitamina K e di vitamine appartenenti al gruppo B, quali la B1 e la B2. Anche le malocclusioni dentali, gli urti violenti, i denti scheggiati o cariati possono incidere e peggiorare il quadro generale.

Da eliminare quanto prima, infine, sono le abitudini errate legate alle sigarette e al consumo di bevande alcoliche. È molto importante ricordare che anche l’uso di uno spazzolino munito di setole troppo dure o uno spazzolamento estremamente energico possono causare traumi importanti al tessuto gengivale, peggiorando la situazione complessiva.

Quali sono i rimedi contro la gengivite?

Quando si notano i sintomi appena descritti diventa prioritario rivolgersi immediatamente al proprio dentista di fiducia. L’odontoiatra consiglierà una cura adatta non appena avrà riconosciuto la causa o le cause responsabili dell’infiammazione.

Un sanguinamento abbondante causato da un’infiammazione piuttosto aggressiva deve essere trattato mediante l’uso di un collutorio medico disinfettante, in grado di agire sulla placca e mediante l’impiego di alcuni dentifrici delicati che non rovinino ulteriormente il tessuto gengivale già parzialmente compromesso.

Uno dei rimedi casalinghi più noti consiste nel praticare risciacqui utilizzando una soluzione a base di acqua naturale ed acqua ossigenata: ogni risciacquo non dovrà durare più di trenta secondi e la soluzione non dovrà essere ingerita.

Inoltre, durante la spazzolatura dei denti è necessario prestare molta attenzione e passare su tutte le aree della bocca, comprese quelle più remote e difficili da raggiungere con lo spazzolino.

È molto importante anche ricorrere all’uso del filo interdentale ed è opportuno evitare nuovi traumi alle gengive. Infine, è fondamentale evitare tassativamente l’uso dei collutori che presentano percentuali seppur minime di alcol.

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Come fermare l’infiammazione delle gengive?

I collutori che hanno mostrato una maggiore utilità nel limitare l’espansione dell’infiammazione batterica tipica della gengivite sono quelli a base di clorexidina gluconato, oli essenziali di aloe vera e camomilla, estratto di hamamelis virginiana, lidocaina e xilitolo.

La clorexidina gluconato è un potente antibatterico in grado di esercitare il suo potere disinfettante per oltre dodici ore consecutive. La clorexidina possiede anche proprietà antiplacca. È opportuno ricordare che la clorexidina, se usata spesso, tende a macchiare i denti.

Gli oli essenziali di aloe vera e camomilla, invece, hanno un potere calmante sulle mucose infiammate e aiutano il ripristino dei tessuti danneggiati. Anche l’hamamelis esercita un’azione disinfiammante che dipende principalmente dall’azione vasocostrittrice che a sua volta riduce numericamente i batteri presenti nel cavo orale.

Le gengiviti più avanzate vanno trattate con collutori a base di lidocaina, un anestetico capace di ridurre il dolore.

Infine, lo xilitolo possiede preziose proprietà antiplacca, pertanto l’uso di un collutorio che addizioni questa sostanza agli altri ingredienti può risultare utile al fine di evitare l’ulteriore deposito di tartaro e la conseguente replicazione batterica, causa principale dell’infiammazione.

I rimedi naturali utili a curare la gengivite

Fra i rimedi naturali più efficaci contro le gengivite di natura infettiva figurano gli oli essenziali di salvia, menta, mentolo, chiodi di garofano, camomilla e anice.

Anche la propoli è in grado di garantire sollievo, grazie alle sue interessanti proprietà disinfettanti. Un trattamento orientato a combattere la gengivite può includere anche l’uso di sostanze di derivazione completamente naturale. Tra queste possiamo citare ad esempio sostanze come la corteccia di quercia, la tormentilla, l’amamelide e la ratania, considerata l’abbondanza di tannini, elementi con proprietà astringenti e antiedematose.

Se la patologia è accompagnata da un intenso sanguinamento delle gengive e da un calo repentino delle proprie barriere immunitarie, oltre ad una dieta bilanciata e ricca di vitamine, può essere d’aiuto anche l’uso di estratti e tisane derivati da piante come il ginseng, l’eleuterococco, l’astragalo, l’echinacea, l’androgafis e il vischio.

Anche la malva, l’aloe gel e l’altea possono sortire un impatto positivo sulla gengivite e su infiammazioni simili a carico del cavo orale.

L’importanza della prevenzione

La maniera migliore per evitare gengiviti ed infiammazioni del tessuto gengivale è osservare scrupolosamente le principali regole della prevenzione.

Fra queste ricordiamo il ricorso ad un’igiene orale adeguata ed eseguita sempre mediante l’impiego di uno spazzolino munito di setole morbide e con dentifrici poco aggressivi. I dentifrici migliori, in caso si debba affrontare un’infiammazione gengivale, sono quelli a base di sostanze naturali quali la tormentilla e la sanguinaria.

Inoltre è molto importante non dimenticare mai di lavare i denti dopo i pasti principali, scoraggiando l’accumulo della placca e la formazione dei batteri, e procedendo sempre dall’alto verso il basso, senza spazzolare la superficie dei denti in maniera troppo energica.

Una corretta prevenzione, tuttavia, passa anche e soprattutto per il ricorso ad una pulizia professionale a cadenza semestrale. La pulizia professionale deve essere eseguita da un odontoiatra che mediante apposita strumentazione rimuova il tartaro e la placca che si sono accumulati sul colletto dentale, nelle tasche parodontali e negli interstizi fra dente e dente.

Infine, per godere sempre di una perfetta salute delle gengive e del cavo orale è necessario osservare una dieta equilibrata e sana, povera di zuccheri, bevande gassate, sostanze acide e bevande alcoliche.

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