Differenza tra dente naturale e impianto

Differenza tra dente naturale e impianto

Stai cercando una soluzione ai tuoi problemi dentali e devi ricorrere all’implantologia? Non ti resta che cercare di capire la differenza tra un dente naturale e un impianto.

Impianto e dente naturale: integrazione con l’osso

Presentiamo gli impianti come una soluzione affidabile e la più simile al dente naturale. L’impianto dentale è costruito con una radice artificiale che supporta una protesi dentale realistica, identica al dente naturale. Ma quali sono in realtà le differenze?

Il fattore principale di distinzione tra un impianto e il dente naturale è la modalità di attacco all’osso mascellare. 

Gli impianti si integrano essenzialmente con l’osso. Viene utilizzato il titanio, un metallo biocompatibile. Per quanto riguarda i denti naturali invece non sono integrati all’osso ma attraverso legamenti gengivali costituiti da minuscole fibre che circondano completamente il dente. 

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La differenza principale tra impianto e dente

Una delle più grandi differenze che possiamo osservare tra un dente artificiale e uno normale è che i denti naturali sono maggiormente soggetti a carie mentre l’impianto no.

Questa situazione non deve essere vista come una scusa per evitare o limitare la propria igiene orale. È infatti di fondamentale importanza rispettarla anche con un impianto dentale.

Avere una buona cura del proprio cavo orale farà in modo di mantenere l’impianto in salute e più duraturo. In caso non venga rispettata potrebbe svilupparsi un’infezione batterica che in seguito porterà ad avere malattie gengivali o, peggio ancora, alla perdita dell’impianto.

Infatti, tutto questo processo infettivo, si concluderà (se non curato) con la perdita dell’osso, del dente e quindi il fallimento dell’impianto.

Le fibre dentali dei denti naturali

Per quanto riguarda i denti naturali, hanno fibre che fungono da scudo fisico contro l’invasione batterica, grazie al modo in cui sono allineati contro il legamento parodontale. Questa situazione è in grado di limitare la progressione della malattia gengivale.

Questo scudo negli impianti non è presente poiché l’allineamento parallelo delle fibre lascia spazio alla progressione verso il basso dei batteri. 

Una situazione del genere può aumentare il rischio di infiammazione, portando alla perimplantite, un’infezione batterica.

La perimplantite si sviluppa quando la placca batterica si accumula sul restauro supportato dall’impianto portando la perdita ossea e il distacco degli impianti dall’osso mascellare. Questa situazione è ciò che causa il fallimento dell’impianto. I pazienti possono prevenire l’infezione mantenendo una corretta igiene orale a casa e visitando il dentista almeno due volte all’anno.

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Movimenti e regolazioni tra dente naturale e artificiale

I movimenti e le regolazioni sono differenti tra impianto e dente naturale. Infatti per quando riguarda il dente naturale, intorno ad esso possiamo trovare il legamento paradontale.

Questo legamento funziona come se fosse un sistema di sospensione. Ovvero agisce assorbendo le forze masticatorie distribuendole nell’osso mascellare circostante. Così facendo consente in modo continuativo di svolgere dei micromovimenti, a seconda delle forze occlusali o muscolari. 

Per quanto riguarda gli impianti, non si muovono affatto per distribuire quei carichi occlusali nell’osso mascellare non avendo il legamento parodontale.

Pulizia di un impianto vs denti naturali

Anche per quanto riguarda la pulizia troviamo delle differenze tra impianto dentale e denti naturali.

Per i denti naturali è molto facile la pulizia, ti basterà usare uno spazzolino elettrico e del dentifricio al fluoro e spazzolarli almeno tre volte al giorno. Usare il collutorio e il filo interdentale specialmente dopo i pasti.

Ma per gli impianti? Non è facile ma è essenziale. Un impianto dentale ti regala un sorriso perfetto ma bisogna curarlo.

Lo spazzolino non basterà. Ogni paziente avrà il suo modo personale di pulire il proprio impianto in base a quello che consiglierà il dentista, ma di base quello che possiamo consigliare è:

  1. Scovolino
  2. Filo interdentale specifico
  3. Spazzolino angolato almeno una volta al giorno.

Tutti usati con una sequenza logica.

Scovolino: per impianti con spazi interdentali abbastanza larghi. Il movimento viene svolto dall’esterno all’interno.

Il filo interdentale specifico: Per i denti che sono uniti tra loro. Per esempio in caso di ponte su impianti, un classico filo interdentale non va bene. Si utilizza inserendolo dal lato e poi fatto passare con la parte spugnosa sotto il ponte, tra dente impiantato e gengiva.

Spazzolino angolato: ti permette di svolgere una pulizia più definita grazie alla piccola testina. Si utilizza al termine della pulizia sulle zone di difficile accesso con lo spazzolino classico.

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