Immagina di svegliarti una mattina e non riuscire ad aprire la bocca. Parlare, mangiare, perfino lavarti i denti diventa un’impresa. La mandibola sembra bloccata, il dolore ti accompagna ad ogni tentativo di movimento. Se ti riconosci in questa situazione, potresti essere alle prese con un trisma mandibolare.
In ambito odontoiatrico, il trisma è un disturbo più comune di quanto si pensi, spesso sottovalutato, ma potenzialmente molto invalidante. In questo articolo scoprirai cos’è il trisma, quali sono le sue cause principali e, soprattutto, cosa fare per affrontarlo e prevenirlo.
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Cos’è il trisma?
Il trisma è una condizione clinica caratterizzata dalla limitazione nell’apertura della bocca a causa della contrazione involontaria dei muscoli masticatori, in particolare il massetere, il temporale e i pterigoidei.
In odontoiatria si parla di trisma quando l’apertura della bocca è inferiore a 35 mm, ma nei casi più gravi può ridursi anche sotto i 10 mm, rendendo impossibili le funzioni quotidiane come parlare, mangiare o sbadigliare.
Esistono due forme principali:
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Trisma acuto: insorge improvvisamente, spesso a seguito di un’infiammazione o intervento odontoiatrico.
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Trisma cronico: si sviluppa lentamente e può durare settimane o mesi.
Quando non trattato, il trisma può evolvere in una limitazione permanente dei movimenti mandibolari, influendo negativamente sulla qualità della vita.
Sintomi principali del trisma
I segnali più evidenti includono:
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Rigidità mandibolare e impossibilità di aprire completamente la bocca.
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Dolore localizzato a livello dei muscoli masticatori o dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
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Difficoltà nella deglutizione, masticazione e fonazione.
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Spasmi muscolari o sensazione di tensione persistente.
In alcuni casi possono comparire anche gonfiore, cefalea tensiva e un’evidente asimmetria facciale.
Cause comuni del trisma
Cause odontoiatriche
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Estrazione dei denti del giudizio, soprattutto inferiori.
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Ascessi dentali o parodontali che provocano un’infiammazione dei tessuti circostanti.
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Infezioni locali, come la pericoronarite.
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Infiltrazioni anestetiche mal posizionate durante le procedure odontoiatriche.
Cause mediche e neurologiche
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Tetano: una delle cause storiche più note di trisma, oggi rara grazie ai vaccini.
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Traumi cranio-facciali con coinvolgimento dei muscoli masticatori.
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Disturbi neuromuscolari (es. distonia, sclerosi multipla).
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Tumori o metastasi che colpiscono i nervi cranici.
Fattori meccanici e ambientali
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Bruxismo: digrignamento involontario dei denti, spesso notturno.
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Stress e tensione emotiva cronica.
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Postura scorretta o disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Diagnosi del Trisma
Il primo passo è sempre la visita odontoiatrica. Il dentista valuterà:
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L’apertura massima della bocca (in millimetri).
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La simmetria dei movimenti mandibolari.
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La presenza di dolore muscolare o articolare.
Se necessario, verranno richiesti esami come:
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Radiografie o TAC per verificare eventuali fratture o processi infiammatori.
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Risonanza magnetica per studiare l’articolazione temporo-mandibolare e i tessuti molli.
In presenza di cause sistemiche, il paziente può essere indirizzato a un neurologo o a uno specialista in chirurgia maxillo-facciale.
Cosa fare in caso di trisma?
Rimedi immediati
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Applicazione di calore locale: impacchi caldi favoriscono il rilassamento muscolare.
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Esercizi mandibolari dolci, da eseguire più volte al giorno sotto guida specialistica.
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Antinfiammatori (su prescrizione medica) per ridurre infiammazione e dolore.
Attenzione: evitare manovre forzate o automedicazioni. Un uso scorretto dei muscoli può peggiorare la situazione.
Trattamenti odontoiatrici
- Fisioterapia mandibolare personalizzata.
- Terapie farmacologiche con miorilassanti o corticosteroidi.
- Drenaggio di ascessi o risoluzione chirurgica delle cause infettive.
Approcci integrati e riabilitazione
- Massoterapia e tecniche di rilascio miofasciale.
- Terapie posturali per riequilibrare le tensioni muscolari.
- Gestione dello stress con tecniche di rilassamento (es. mindfulness, yoga, training autogeno).
Come prevenire il trisma
La prevenzione si basa su:
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Controlli odontoiatrici regolari, soprattutto prima di interventi chirurgici.
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Gestione precoce del bruxismo, anche con bite notturni.
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Educazione alla corretta postura mandibolare e cervicale.
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Igiene orale costante, per evitare infezioni locali.
Inoltre, imparare a riconoscere i segnali precoci (tensione mandibolare, scricchiolii, rigidità) permette un intervento tempestivo.
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FAQ
Il trisma è pericoloso?
Non è pericoloso in sé, ma può essere il segnale di un’infezione o patologia sottostante da trattare subito.
Quanto dura un episodio di trisma?
Dipende dalla causa: può risolversi in pochi giorni o durare settimane se non curato.
Il trisma può tornare dopo un trattamento?
Sì, soprattutto se non si eliminano i fattori scatenanti come il bruxismo o posture scorrette.
Serve sempre un intervento chirurgico?
No, nella maggior parte dei casi si risolve con trattamenti conservativi e fisioterapia.
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Conclusioni
Il trisma mandibolare è una condizione che può colpire chiunque, improvvisamente. Tuttavia, con una diagnosi tempestiva e un trattamento mirato, è possibile recuperare la piena funzionalità della mandibola e tornare a vivere senza dolore né limitazioni.
Ascolta il tuo corpo, non trascurare i segnali che ti manda e affidati al tuo dentista di fiducia. Ogni bocca merita di potersi aprire al sorriso, senza barriere né blocchi.
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