Parestesia dentale

Parestesia dentale

Una parestesia dentale è la possibile conseguenza ad un intervento odontoiatrico non andato bene. È caratterizzata da bassa o addirittura assenza di sensibilità.

Che cos’è la parestesia dentale

La parestesia dentale è una condizione che causa assenza di sensibilità al labbro inferiore. Talvolta è accompagnato da prurito o bruciore. Si tratta di una possibile complicanza post-operatoria associata alla rimozione di un dente o, in alcuni casi, a un’iniezione.

La causa che genera l’assenza di sensibilità è un trauma del sistema nervoso. Ciò avviene quando, durante l’operazione, un nervo nelle immediate vicinanze è lesionato. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’irritazione o di una contusione. L’effettivo intacco o recisione del nervo infatti sono meno probabili.

Di solito questa condizione persiste, per un periodo prolungato, fino a risolversi da solo senza un trattamento specifico. In alcuni casi può essere permanente o risolversi solo parzialmente.

Sintomi di una parestesia dentale

I muscoli che possono provare paralisi o spasmo non sono coinvolti essendo la parestesia dentale un fenomeno puramente sensoriale. Nella maggior parte dei casi, il danno ai nervi non è identificato durante la procedura odontoiatrica, ma viene rilevato come sintomo post-operatorio.

La persona sperimenterà una diminuzione o una totale perdita di sensibilità al labbro. L’estensione dell’area interessata rivela quali nervi sono coinvolti. Il nervo alveolare inferiore comprenderà il labbro e il mento, mentre il nervo linguale comprende il rivestimento del tessuto all’interno della mascella e la lingua.

Possono essere influenzate più sensazioni, come il tatto, dolore, propriocezione, temperatura o gusto. È possibile la persona sia influenzata a livello di masticazione, linguaggio o inizi a sbavare.

Anche quando gli effetti sono lievi, la vita della persona è influenzata e può essere difficile da affrontare. Persino le relazioni interpersonali possono risentirne.

Altre caratteristiche della patologia

Per alcune persone la sensazione può essere un formicolio persistente, intorpidimento o una sensazione di puntura di spilli. Quest’ultimo è simile al bruciore che si prova con l’anestesia a un dente.

Oltre alla parestesia, è possibile sperimentare la disestesia. Questa è una sensazione sgradevole associata spesso a dolore.

Complicanze dell’estrazione di un dente del giudizio

La maggior parte dei casi di parestesia dentale è causata dall’estrazione dei denti del giudizio. Meno probabile potrebbe essere l’estrazione dei secondi molari inferiori. Il rischio che può portare alla lesione dei nervi è dovuta alla vicinanza delle radici dei denti al nervo alveolare.

Un’altra causa può essere la posizione del dente per cui i tessuti molli circostanti debbano essere incisi e spostati per avere un buon accesso. In questo caso il nervo potrebbe essere traumatizzato o persino reciso.

Cosa può causare i danni ai nervi che portano alla parestesia dentale?

La compressione del nervo che causa la parestesia dentale può essere generata dal movimento del dente quando viene estratto o dagli strumenti che vengono usati durante l’estrazione. Il trapano odontoiatrico o gli strumenti manuali utilizzati per rimuovere il tessuto osseo o sezionare il dente durante il processo possono intaccare o recidere il nervo.

Per avere accesso al dente, potrebbe essere necessario creare un lembo di tessuto gengivale. Durante l’incisione e la retrazione del tessuto, il nervo che si trova al suo interno può essere traumatizzato o reciso.

Quali nervi sono colpiti

I nervi più a rischio sono quelli in prossimità del secondo e terzo molare. Il nervo alveolare inferiore percorre la lunghezza dell’osso mascellare inferiore nel suo canale mandibolare. Il canale è una struttura a tunnel nel quale scorrono i nervi e i vasi sanguigni. Si trova all’incirca al centro dell’osso mascellare, appena sotto la radice del dente.

Il nervo alveolare inferiore da origine al nervo mentale. Questo esce dall’osso mascellare e percorre il labbro inferiore o il mento. Per questo motivo chi soffre di parestesia dentale avrà fastidio anche in queste zone.

L’altro nervo a rischio è quello linguale. Attraversa i tessuti molli che ricoprono la superficie interna della mascella inferiore. Il suo compito è quella che fornisce la percezione sensoriale alla lingua e ai tessuti circostanti.

Iniezione come causa della parestesia dentale

L’irritazione o il danno del nervo con un’iniezione, può essere causato da più fattori. L’ago più spesso utilizzato in odontoiatria ha un diametro di 0,45 mm. I nervi, a confronto con l’ago, sono dalle 4 alle 7 volte più spessi. Per questo motivo è più probabile che venga intaccato rispetto alla sua completa recisione.

È possibile anche che si formino degli ematomi a causa dell’ago che, attraversando i tessuti molli, può rompere i vasi sanguigni. Il versamento di sangue crea un ematoma che può esercitare pressione sui nervi vicini.

Un’altra causa della parestesia dentale per iniezione è la neurotossicità dell’anestetico. Può causare danni chimici localizzati al nervo.

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