Osteointegrazione impianti dentali

Osteointegrazione impianti dentali. Cannizzo Studio Milano

Cos’è l’osteointegrazione degli impianti dentali? Il dentista di Gianpaolo Cannizzo spiega il concetto dell’osteointegrazione, un processo necessario per garantire il successo a lungo termine del trattamento implantare. 

Impianto dentale, premessa

L’impianto dentale è un dispositivo artificiale inserito nella mascella, che funge da radice dentale sostitutiva.  Di solito è realizzato in titanio.  Durante il posizionamento di un impianto, l’obiettivo principale è quello di ottenere un contatto immediato e ravvicinato con l’osso mascellare circostante.  Dopo un periodo di guarigione, gli impianti dentali diventano ancorati e stabili grazie all’osteointegrazione.  Si tratta di un processo in cui le cellule dell’osso mascellare crescono fino alla superficie dell’impianto e lo afferrano saldamente.  Il termine osteointegrazione deriva dal greco osteon (osso) e dal latino integrare (rendere intero).

Cos’è l’osteointegrazione

L’osteointegrazione avviene in un periodo che va da sei settimane a sei mesi, a seconda della posizione degli impianti e della salute dell’osso mascellare.  Durante questo periodo possono essere applicati dei denti provvisori.  Una volta che gli impianti sono completamente integrati, i denti sostitutivi permanenti vengono fissati sopra gli impianti o i perni implantari.

Gli impianti hanno l’aspetto, la sensazione e il funzionamento di un vero e proprio dente, perché forniscono un solido ancoraggio e una struttura di sostegno simile a una radice.  Il restauro di un impianto dentale è solitamente costituito da tre componenti.  La sezione che sostituisce la radice è una piccola vite in titanio.  Le radici in titanio si fondono con l’osso mascellare e costituiscono la base per corone individuali, ponti o addirittura per un set completo di denti, come una protesi.  Le altre due parti di un impianto dentale sono note come abutment (il connettore) e il dente sostitutivo (la corona).

 

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Biocompatibile e resistente

Il titanio è un metallo accettato dal corpo umano e le cellule ossee crescono facilmente sulla sua superficie.  L’impianto viene normalmente irruvidito o rivestito per aumentare l’area disponibile per l’osteointegrazione.  Il titanio è leggero e biocompatibile. È anche un materiale molto resistente e può sopportare continue forze di morso.  Il titanio è il metallo preferito per le articolazioni artificiali e per molte altre procedure mediche.

Scoperta dell’osteointegrazione

L’osteointegrazione è stata scoperta da un chirurgo ortopedico svedese, il professor Per-Ingvar Brånemark, nel 1952.  Per studiare la microcircolazione, aveva inserito un tubo di titanio per un dispositivo ottico nella zampa di un coniglio.  Quando cercò di rimuovere il tubo metallico, Brånemark fu sorpreso di scoprire che non riusciva a separare il titanio dall’osso.  Egli definì l’ossesointegrazione come “una connessione strutturale e funzionale diretta tra l’osso vivo ordinato e la superficie di un impianto portante”.  Nel 1965, il professor Brånemark inserì in un paziente i primi impianti dentali in titanio con l’intento di osteointegrarsi.

Conservazione dell’osso mascellare

Una volta integrati, gli impianti dentali lavorano continuamente per ridurre la perdita di osso e preservare la struttura della mascella.  Aiutando a mantenere la corretta funzione masticatoria, gli impianti esercitano forze naturali sull’osso mascellare per mantenerlo funzionale e sano.  Se viene lasciato un vuoto quando si perde un dente, l’osso sottostante tende a deteriorarsi a causa della mancanza di stimoli masticatori.  La perdita o il restringimento dell’osso possono verificarsi anche con il naturale invecchiamento, le lesioni, le malattie gengivali (parodontali) e l’uso di una protesi convenzionale.  La pressione della dentiera sulle gengive durante la masticazione riduce l’apporto di sangue, il che può aumentare la velocità di perdita dell’osso.

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Stile di vita sano è uguale a successo dell’impianto

Secondo le varie Associazioni di Implantologia Dentale, in generale, il tasso di successo degli impianti dentali è di circa il 95%.  Le scelte di uno stile di vita sano sono essenziali per il successo della guarigione.  Il fumo limita drasticamente l’osteointegrazione e aumenta il rischio che gli impianti non guariscano correttamente dopo l’inserimento, rendendo più probabile il loro fallimento nel tempo.  La nicotina influisce sul flusso sanguigno e sulla crescita delle cellule ossee, due fattori essenziali per l’osteointegrazione.  Anche una dieta scorretta, il consumo eccessivo di alcol e la mancanza di cure dentistiche possono influire sulla salute degli impianti dentali.  

Mancanza di osso 

Se un paziente manca di osso naturale nella mascella, è possibile costruirlo prima dell’inserimento degli impianti oppure optare per degli impianti zigomatici.  L’aumento dell’osso è un termine che comprende una serie di procedure che “ricostruiscono” l’osso.  Di solito si ottiene attraverso l’uso di riempitivi biologici, comunemente chiamati innesti ossei.  L’innesto prevede l’aggiunta di osso alla mascella, per fornire una base solida per gli impianti dentali.  I materiali per gli innesti ossei possono provenire da diverse fonti: animali, umani o sintetici.  Tutti forniscono un’impalcatura in cui crescerà il nuovo osso.

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