Denti del giudizio

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Denti del giudizio: cosa sono, quanti sono, a cosa servono e quando toglierli.

Cosa sono i denti del giudizio?

I denti del giudizio sono i terzi molari (gli ultimi denti dell’arcata superiore e inferiore). Per fuoriuscire completamente dalla gengiva possono impiegare anche molti mesi se non addirittura anni. A differenza degli altri denti, il dente del giudizio non cresce in età infantile. Spunta molto più tardi (se spunta…), motivazione che sta alla base del loro nome.

Il dente del giudizio è come accennato prima un molare, ovvero il dente più duro e largo che ha funzione di macinare il cibo. Nel corso della vita molte persone hanno più problemi con questi molari che con qualsiasi altro dente. Ad esempio, ogni anno in Italia, sono rimossi o estratti circa 2 milioni di denti del giudizio.

A che età escono i denti del giudizio?

Gli ultimi denti dell’arcata inferiore e superiore, chiamati denti del giudizio, escono in tarda età, tra i 18 ed i 30 anni: per questo motivo sono chiamati denti del giudizio.

Quanti sono i denti del giudizio?

I denti del giudizio sono in totale quattro, due per ogni arcata dentale, e normalmente compaiono nelle ultime posizioni rimaste scoperte.

A volte, soprattutto se lo spazio all’interno della bocca non dovesse essere sufficiente, tendono a restare al di sotto della gengiva. La mancanza di spazio fa in modo che il dente del giudizio rimanga incastrato nell’osso alveolare non riuscendo a svilupparsi completamente. Tale condizione provoca infiammazioni e spesso gengiviti.

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Posizione anomala del terzo molare

Il terzo molare, poiché esce per ultimo rispetto agli altri denti, alcune volte non trova lo spazio giusto. Per questo motivo può capitare che esca in maniera anomala (storto) o addirittura sia completamente incluso nell’osso.

Problemi ai denti del giudizio, sintomi e ascessi

Il male e il dolore al dente del giudizio è molto chiaro. Tendenzialmente inizia con un leggero dolore alla gengiva che successivamente inizia a gonfiarsi. Tale gonfiore può aumentare, addirittura fino a modificare il profilo del volto, accompagnato da febbre e mal di testa.

Inoltre, a causa della loro posizione anomala ed essendo difficilmente raggiungibili dallo spazzolino, sono soggetti ad ascessi che devono essere per tempo curati con una terapia farmacologica. Per una soluzione definitiva però, si deve ricorrere all’estrazione del terzo molare.

Quando togliere i denti del giudizio?

L’estrazione dei denti del giudizio dall’osso mascellare o mandibolare è ormai una prassi di rito al quale la maggior parte delle persone si deve sottoporre. Ma prima di affrontare un intervento di estrazione è meglio valutare attentamente l’esistenza o meno di sintomi che possano pregiudicare la coesistenza del dente del giudizio con tutti gli altri denti vicini.

Il modo in cui il tuo dentista estrae il tuo terzo molare dipende da quanto è lontano dalla base della gengiva. Se il dente è in prossimità (o totalmente fuori) il dentista può estrarlo più facilmente. Infatti, dopo aver effettuato l’anestesia, allenterà il dente con uno strumento chiamato elevatore. Di conseguenza tirerà fuori il dente con una pinza dentale. Per ultimo pulirà l’area disinfettandola e medicandola.

E’ consigliata l’estrazione dei denti del giudizio quando:

  • Siamo in presenza di infezione o carie
  • Lesioni 
  • Danni ai denti vicini
  • Perdita ossea attorno alle radici
  • Spazio insufficiente per spazzolare e passare il filo interdentale intorno al dente

Ovviamente ogni caso è singolo e soggettivo. Sono tantissime, infatti, le persone che pur avendo ancora i quattro i denti del giudizio al loro posto, non hanno mai lamentato alcun dolore o alcuna necessità di estrarli. È dovere esclusivo del dentista avvertire i propri pazienti circa la necessità di agire tempestivamente e rimuovere questi denti.

Denti del giudizio

Perché spuntano i denti del giudizio?

La risposta a questa domanda è storica: milioni di anni fa, l’alimentazione degli uomini primitivi includeva alimenti molto fibrosi e duri da masticare.

Questi alimenti necessitavano di denti molto forti e robusti e quelli del giudizio erano utilissimi. Dopo migliaia di anni di evoluzione ed una dieta esclusivamente di cibi cotti, i denti del giudizio sono diventati praticamente inutili e la loro comparsa rischia di creare soltanto problemi di sovrabbondanza. I ricercatori addirittura ritengono che gli esseri umani un giorno, grazie all’evoluzione, non avranno più i denti del giudizio.

Parallelamente al cambio delle abitudini alimentari, le nostre mascelle si sono rimpicciolite e ciò rischia di ostacolare la crescita corretta dei denti, compresi i quelli del giudizio, gli ultimi in ordine cronologico a svilupparsi.

Quando togliere il dente del giudizio

Solo perché non vedi tutti i tuoi denti del giudizio non significa che non siano lì. In molte persone i denti del giudizio non escono mai e non saranno mai visibili. Solo una radiografia può confermare o meno se hai i denti del giudizio sotto le gengive.

Che siano visibili o meno, i denti del giudizio possono causare diversi problemi di salute orale. Un dente del giudizio è necessario toglierlo quando:

  • può dar fastidio ai denti più vicini;
  • il dente fuoriesce solo per una piccola parte dalla superficie delle gengive, rischiando di causare infezioni, carie e infiammazioni croniche che possono degenerare in patologie gravi quali la parodontite;
  • il dente causa molto dolore e la gengiva si presenta gonfia, arrossata e sanguinante;
  • la posizione e la forma assunte dai denti del giudizio ostacolano la masticazione ed il normale movimento della mascella;
  • il dente è gravemente danneggiato da ascessi, carie, cisti e granulomi, problemi questi che possono comportare ulteriori gravi complicanze;
  • il dente non è perfettamente allineato con gli altri denti. La sua posizione anomala ostacola una corretta igiene dentale e rischia di esporre il dente stesso e quelli vicini al rischio di infezioni e carie;
  • questi crescono male. Gli avvallamenti gengivali che si vengono a creare rischiano di diventare terreno fertile per placca e batteri, in grado di causare una rapida degenerazione del quadro generale;
  • quando sono più di quattro; per mancanza di spazio i denti tendono a rompersi o a scheggiarsi.

È sconsigliato, invece, sottoporsi all’intervento di estrazione qualora i denti del giudizio non dovessero originare nessuna delle situazioni descritte e non dovessero in alcun modo ostacolare o alterare la posizione di quelli vicini. Sta comunque al dentista la decisione di toglierli o meno.

Prima e dopo l’intervento, il tuo dentista ti consiglierà antidolorifici e riposo.

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Metodi casalinghi contro il dolore ai denti del giudizio

L’uscita di un dente del giudizio può causare dolore e fastidio. Il miglior consiglio ovviamente è la rimozione. Ma nel frattempo ci possono essere diversi metodi casalinghi e naturali in grado di alleviarne il dolore.

Gel paralizzante

Un gel dentale paralizzante può aiutare a ridurre la sensazione di fastidio delle gengive e attenuare il dolore. Questi gel sono disponibili in farmacia e contengono il principio attivo della benzocaina.

Antidolorifici

Altro metodo rapido per attenuare il dolore è quello di affidarsi agli antidolorifici, in grado di ridurre l’infiammazione.

Ghiaccio

Applicare un impacco di ghiaccio alla mascella può aiutare a ridurre l’infiammazione, e a sua volta può alleviare il dolore. L’uso del ghiaccio può anche avere un effetto paralizzante. L’impacco di ghiaccio può essere applicato con intervalli di 15 minuti fino a quando il dolore non si è attenuato.

Risciacqui con acqua salata

L’acqua salata ha proprietà disinfettanti naturali. Uno studio del 2010 ha dimostrato che sciacquare la bocca con acqua salata può aiutare a ridurre i batteri.

A volte, un accumulo di batteri nelle gengive rotte attorno ai denti del giudizio può essere la causa del dolore. Pertanto, il risciacquo con acqua salata può aiutare a trattare l’infezione e ridurre il disagio.

Come si tolgono i denti del giudizio?

Dopo aver giudicato opportuno un intervento di rimozione dei denti del giudizio, l’odontoiatra illustra una per una le fasi dell’intervento.

Dopo aver anestetizzato la regione interessata, il dentista procede aprendo i tessuti intorno al dente. Comincia estraendo ciò che crea dolore o fastidio (sacche di pus, schegge, pezzi di dente, etc..). Conclusa l’operazione, il dentista disinfetta a fondo l’area interessata e richiude il tessuto gengivale applicando alcuni punti di sutura. Se desideri saperne di più sull’estrazione del dente del giudizio, leggi il nostro articolo dedicato qui.

Post intervento e cosa mangiare dopo l’estrazione del dente del giudizio

Nei giorni successivi potrebbero presentarsi problemi quali gonfiore e dolore. E’ quindi molto utile ricorrere ad impacchi, risciacqui con collutori specifici e ghiaccio, in modo da diminuire il fastidio. È anche molto importante evitare sforzi prolungati e attività fisiche di qualsiasi tipo: meglio osservare un periodo di totale riposo, di alcuni giorni.

Nei quindici giorni dopo l’intervento, inoltre, è altamente sconsigliato fumare, bere bevande gassate e mangiare cibi salati o troppo duri, ma soprattutto masticare usando il lato interessato dalla ferita.

Trascorsi sei o sette giorni dall’intervento, il fastidio dovrebbe diminuire e i miglioramenti diventare più evidenti.

Contattaci per fissare una prima visita e valutare la soluzione più adatta in base alle tue esigenze!

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