Curettage gengivale

Curettage gengivale

Che cos’è il curettage gengivale e quando occorre farlo?

Che cos’è il curettage gengivale?

Quando un caso di parodontite provoca tasche parodontali più grandi di 5 mm, è necessario un intervento chirurgico. Oppure si può pensare a una soluzione alternativa chiamata curettage gengivale. Il curettage gengivale prevede in primo luogo la rimozione del tartaro e della placca batterica dalle tasche gengivali. Per fare ciò si utilizza uno strumento speciale, per raschiare la parete gengivale, eliminando il tessuto molle in eccesso dalla tasca parodontale e in seguito si va a pulire qualsiasi porzione esposta della radice del dente.

Il curettage gengivale può essere eseguito solo in anestesia. Una volta ultimata, la zona che è stata toccata, verrà immediatamente disinfettata con un liquido apposito. Dopo qualche giorno si ridurrà il gonfiore della gengiva, e giorno dopo giorno aderirà completamente alla tua dentatura.

I pro e contro del curettage gengivale

Il curettage gengivale è una soluzione che non solo migliora la stabilità dei denti ma riesce anche a mantenere in salute le tue gengive e inoltre migliora il senso del gusto della patina.

Uno dei vantaggi principali è l’eliminazione dei depositi che causano infiammazione, completando al meglio gli effetti della normale pulizia dentale. Dopo un periodo breve d’inizio in cui ci potrebbe essere una maggiore sensibilità ai denti (da considerarsi fisiologico) si risolve il problema delle infiammazioni croniche alla radice.
Consente il ripristino della salute della tua cavità orale.  Inoltre migliora la stabilità dei denti.

Il curettage però ha uno svantaggio ovvero che, dopo il trattamento, una volta che le gengive non sono più gonfie, i denti possono risultare sensibili.

Come e ogni quanto si fa?

Il curettage gengivale come spiegato in precedenza è un trattamento per la pulizia e la prevenzione dei disturbi dentali che si esegue nello studio dentistico sotto anestesia locale.
Quindi possiamo dire che si tratta di una vera e propria levigatura della radice del dente, in cui viene pulita e liberata dagli strati di placca e tartaro accumulati.

Per un migliore risultato può essere abbinato a due tecniche:

  1. La levigatura meccanica, che serve per rimuovere la placca e gli strati batterici alla radice e alla superficie.
  2. Il laser, capace di eliminare il tartaro sottostante alla gengiva, che causa la proliferazione batterica.

Nello specifico, viene individuata l’area e poi si esegue un’anestesia locale. Attraverso uno strumento specifico, chiamato curette il dentista andrà a togliere il tartaro e i batteri fino in fondo alle tasche gengivali che si sono create. In seguito verrà disinfettata con un apposito liquido e dopo qualche giorno la gengiva del paziente tornerà ad aderire ai denti.

Appena si sente il primo sintomo di infiammazione gengivale, è importante sottoporsi a questo tipo di trattamento. Questa tecnica eviterà un peggioramento.

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Curettage gengivale: in quali casi è davvero necessario?

Meglio prevenire qualsiasi problema facendo un trattamento dl genere almeno due volte all’anno. Però questo tipo di soluzione può essere applicata anche ogni volta che si è in presenza di un disturbo parodontale o una gengivite. Sono due problemi orali tra i più comuni dove è molo importante intervenire fin da subito per evitare peggioramenti.

Queste due malattie, infatti, colpiscono le gengive e le strutture vicine ai denti e, oltre a rovinare l’estetica dentale, fanno male alla salute della nostra cavità orale.

La gengivite è un’infiammazione delle gengive che può causare gonfiore, sanguinamento e le gengive potrebbero ritirarsi. Previenila mantenendo un’ottima igiene orale. La malattia parodontale invece è un livello avanzato di gengivite in cui i batteri penetrano nelle borse parodontali causando problemi gravi alla struttura dentale e delle gengive. In questo caso il curettage gengivale è indispensabile perché aiuta a fermare l’avanzamento della malattia e curare i denti colpiti.

È doloroso?

Molto spesso si legge che la pulizia dei denti o il curettage non sono dolorosi. O che comunque non proverà nessun fastidio nel farle. La realtà è che per essere efficace una pulizia dei denti professionale spesso “deve” essere dolorosa. Con il curettage gengivale il dentista va ad agire in profondità, al di sotto del solco gengivale.

Quando non è così, nonostante il paziente si sottoponga spesso a sedute di igiene, non si riesce a mantenere sotto controllo la parodontite proprio perché non viene adeguatamente rimosso tutto il tartaro.

Non bisogna però preoccuparsi del dolore, perché questo tipo di trattamento verrà svolto in anestesia locale.
Quindi durante la terapia il paziente non sentirà alcun dolore. L’unico problema sarà il post-anestesia, per 3-4 giorni il paziente avvertirà un minimo di fastidio.

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