Diversi tipi di riempimenti dentali

Esistono diversi tipi di riempimenti dentali. Dispone innanzi tutto di scopi ben precisi, ovvero di prevenire ulteriori carie e rotture del dente. Inoltre hanno anche il compito di creare una sensazione confortevole mentre il paziente mastica il cibo.

È fondamentale per il cliente conoscere la differenza dei vari tipi di otturazioni. Capendo così quali sono tutte le opzioni e scegliendo quella che fa più al caso tuo.
Il trattamento della cavità dentale è un’azione che si svolge relativamente spesso in una clinica odontoiatrica.
Prevedendo l’uso di diversi tipi di otturazioni dentali.  Durante un riempimento, il dentista elimina prima di tutto la carie e sigilla gli spazi per evitare che ulteriori batteri entrino in contatto con il dente.

Lasciando uno spazio dove in seguito l’esperto userà l’otturazione scelta per riempirlo. Leviga l’area in modo certosino per poter assicurare un’ottima occlusione e masticazione.

I cinque principali trattamenti sono:

  1. Otturazioni in composito;
  2. Otturazioni in amalgama d’argento;
  3. Ceramica;
  4. Otturazione in Vetroionomerica;
  5. Oro.
gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Otturazioni composite

Tra i diversi tipi di riempimenti dentali troviamo il composito. Considerata uno dei principali tipi di materiale per questo tipo di pratica dentistica. Tra i vari tipi di otturazioni dentali usati, le otturazioni in composito sono le più richieste.

Da cosa è formato? Principalmente da differenti resine che vengono applicate quando sono ancora in uno stato semisolido all’interno dell’area trattata.

Verrà poi usata una luce blu per indurire il materiale in modo da coprire completamente la cavità.
È il più usato perché è classificato come uno dei migliori tipi di otturazioni dentali che può essere abbinato al colore del dente del paziente.

Amalgama d’argento

Partiamo dal presupposto che questo tipo di materiale è solo a scopo informativo, siccome non si utilizza più.

L’amalgama dentale è una combinazione di materiali, ovvero mercurio (costituendo metà della composizione), stagno, rame e argento. Il mercurio nell’amalgama dentale si presenta in uno stato liquido, reagendo con gli altri metalli in polvere.

In questo modo creano un legante che può essere modellato apposta da adattare alla cavità.
Siccome l’amalgama dentale è formata da metalli, prende un colore grigio simile all’argento, per questo motivo è conosciuto come ” otturazione d’argento “.

Prima di installare questo materiale il dentista forerà la parte della carie lasciando solo lo smalto dei denti sani.
In seguito si andrà a posizionare l’amalgama, che agisce come stucco.  Poi il dentista modellerà la miscela finché non si adatta perfettamente.

Perché quindi non si usa più l’amalgama d’argento? Perché esistono dei rischi legati ai metalli usati per comporre la miscela, in particolare il mercurio. I vapori del mercurio possono essere assorbiti nei polmoni, il che può portare a problemi di salute.

gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

La ceramica

Questo genere di riempimento dentale è classificata come uno dei più costosi. La principale motivazione per cui hanno un prezzo elevato è perché sono sia esteticamente attraenti che di lunga durata.

La ceramica inoltre può essere considerata tra le migliori scelte in mezzo ad altri tipi di riempimenti. Grazie al design che offre, al colore praticamente identico a quello dei denti e inoltre alla sua elevata resistenza all’abrasione e alle macchie.

Questi pregi, la collocano in una posizione superiore rispetto alla resina composita, ma nonostante questo, rimane molto più fragile. La procedura di inserimento è leggermente diversa rispetto agli altri tipi di otturazioni dentali, dove lo spazio vuoto deve essere ulteriormente ampliato per creare spazio per il suo ingombro.

Il vetroionomero

Questo materiale invece è perfetto per i bambini che stano ancora cambiando i denti da latte con quelli permanenti. Tra i diversi tipi di riempimenti dentali il vetroionomero è quello con la durata più breve, inferiore a 5 anni.

Idealmente, ciò che lo rende unico tra i vari tipi di otturazioni dentali è che è in grado di produrre fluoro intorno alla cavità. Questa procedura impedisce al dente interessato di incorrere in ulteriori carie. La soluzione che va ad offrire non tutti i trattamenti possono assicurarla.

Però, come si può aver intuito il vetroionomero ha la pecca di essere un materiale debole, specialmente paragonato alla resina composita. Questo perché è molto soggetto a crepe e a rotture.

Inoltre, non può essere usato per abbinare in modo preciso il colore dei denti come la resina composita.

L’oro

Esatto, proprio come avrai pensato… le otturazioni in oro sono le più costose sul mercato dell’odontoiatria!

Inoltre, è molto probabile che non incontrerai mai un dentista che ti proporrà i riempimenti in oro come soluzione, sapendo che comunque un cliente, nella maggior parte dei casi non andrà a sceglierla. Sia per il costo sia per i benefici che possono offrire altri tipi di otturazioni.

Però c’è da affermare che i riempimenti in oro non si corrodono e hanno una durata pari a 15 anni o più.

Però anche per l’oro c’è un lato negativo, oltre all’aspetto economico. Ovvero è che ci vogliono una serie di visite per inserirlo correttamente nello spazio della cavità. Perché di solito rende particolarmente complesso l’adattamento rispetto a altri tipi di riempimenti.

gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Leggi anche:

Cosa mangiare dopo un intervento di implantologia dentale

Un impianto dentale una volta che è completamente guarito e integrato con la tua mandibola, ha la forza masticatoria per farti tornare a godere tutti i tuoi cibi preferiti. Tuttavia, è fondamentale evitare determinati alimenti per le prime settimane se si desidera che il trattamento abbia un completo successo.

Di seguito vi segnaliamo alcuni suggerimenti per una tua dieta post-operatoria.

I cibi da evitare dopo aver messo un impianto dentale

Per evitare di danneggiare l’impianto e avere un completo successo del trattamento, si dovrebbero evitare i seguenti alimenti per almeno una settimana dopo l’intervento:

  • Cibi duri, come carne e verdure crude
  • Cibi croccanti, come ad esempio snack e patatine
  • Cibi gommosi, come caramelle
  • Cibi piccanti, come peperoncino
  • Cibi acidi, come arance e pomodori
  • Cibi e liquidi molto caldi, come caffè e zuppe
gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Cosa mangiare dopo un intervento di implantologia

Dopo aver posizionato l’impianto, i denti e la mascella sono in uno stato molto delicato. Ecco perché è fondamentale attenersi a una dieta di cibi morbidi, soprattutto le prime 24 ore dopo l’intervento. Cannizzo Studio vi consiglia di mangiare i seguenti alimenti:

Frullati

I frullati saziano, sono nutrienti e facili da preparare. Hanno tutti i principi essenziali per fornirci energia e, soprattutto, non richiedono alcuna masticazione. Sono il pasto ideale per il post intervento.

Polpa di mele

Non potrai mordere una mela dopo un intervento, ma la polpa di mele fornisce gli stessi principi nutrizionali senza danneggiare il tuo impianto.

Zuppe fredde

Nonostante sia importante evitare cibi e liquidi caldi, puoi gustarti ad esempio zuppe fredde.

Liquidi

Quando bevi liquidi, è estremamente importante evitare di usare la cannuccia. La forza di aspirazione esercita una pressione sull’impianto e può interferire con il processo di guarigione. Chiaramente è opportuno evitare di bere alcolici e fumare, almeno nei primi giorni.

Cosa mangiare nelle settimane dopo la chirurgia implantare

Nei giorni successivi, mentre il tuo impianto comincia a integrarsi al meglio con la tua mascella, si potrà poco alla volta re-introdurre nella propria dieta cibi solidi. Ve ne consigliamo alcuni:

Uova e omelette

Le uova sono morbide, facili da masticare e ricche di proteine.

Patate

Le patate sono un alimento molto importante e possono essere preparate in molti modi diversi senza perdere la loro morbida consistenza.

Pollo, pesce e carne macinata

Soprattutto per la carne, vi consigliamo di introdurre questi alimenti poco alla volta. E’ opportuno iniziare con carni morbide, come ad esempio pollo, pesce e carne macinata che possono essere assimilate facilmente.

Latte, formaggio o yogurt

I latticini sono ricchi di proteine ​​e calcio e aiutano il processo di guarigione.

gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Mancanza di appetito dopo l’intervento di implantologia

È normale che i pazienti che hanno appena avuto un intervento di chirurgia implantare non abbiano molto appetito. Nervosismo e preoccupazione inoltre possono chiudere lo stomaco, ma sappiamo tutti benissimo quanto sia importante dare al proprio corpo l’energia necessaria per riprendersi e guarire completamente. Dopo l’intervento di implantologia dentale non ci si deve preoccupare di causare danni all’area trattata mangiando: basta seguire una dieta composta da cibi morbidi come quella accennata in precedenza. Il giorno dopo l’intervento, potresti scoprire che frullati, gelato e yogurt possono essere particolarmente gustosi.

A poco a poco, il tuo appetito tornerà e sarà bellissimo poter tornare a gustarti tutti i cibi che vuoi come facevi un tempo.

Se ne vuoi sapere di più, contattaci !

Leggi anche:

Impianti in titanio e zirconio

Buona parte delle persone che deve fare un intervento di implantologia dentale si preoccupa per i diversi materiali che possono essere inseriti all’interno della loro bocca. Focalizzandosi principalmente sulla loro salute e sicurezza in generale. Questo articolo sarà in grado di tranquillizzare i pazienti, offrendo due diverse soluzioni: impianti in titanio e zirconio.

Quando si vanno a inserire gli impianti dentali si va sempre a usare il materiale meno tossico possibile.

Inoltre è importante valutare la forza, il successo clinico, la qualità del produttore e altri materiali dell’impianto e fattori di progettazione.

Col passare degli anni, la tendenza è stata proprio quella di limitare l’uso di metalli all’interno del nostro corpo. Esiste un materiale per impianti dentali, in alternativa al classico titanio ed esso è lo zirconio.

Una delle domande più classiche che viene fatta dai pazienti è se gli impianti in zirconio sono meglio di quelli fatti in titanio. Rispondere, non è semplice, perché è importante comprendere i potenziali benefici, i limiti, i rischi e lo stato attuale delle opzioni di impianto dentale in zirconio.

gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Cosa sono gli impianti in zirconio?

Come ben sappiamo, gli impianti dentali servono per sostituire i denti mancanti, che sia uno singolo o che il paziente sia completamente edentulo.
Inoltre, da più di 60 anni, il materiale standard per questo tipo di implantologia è il titanio. In tutti questi anni che esiste l’implantologia, i successi clinici e innovazione, sono moltissimi.

Gli impianti in titanio sono diventati uno dei dispositivi medici di maggior successo con una percentuale di successo quasi pari al 100!

Un’alternativa valida sono gli impianti in zirconio. Usati e scoperti da meno anni degli impianti in titanio, precisamente negli anni 80’.
Recentemente hanno attirato l’attenzione con la crescente domanda in odontoiatria.

Ma di cosa sono costituiti questi tipo di impianti? Gli impianti dentali in zirconio sono di genere un’alternativa non metallica agli impianti in titanio.

È un materiale di ceramica, colore bianco. Per molti è una sorpresa che la ceramica contenga sia metalli che non metalli. La zirconia, è una ceramica costituita da due elementi: zirconio e ossigeno. Inoltre, molto importante sottolineare che la zirconia contiene questo metallo, ovvero lo zirconio ma non considerabile metallo, dato che è costituito da ossido metallico. L’aggiunta dell’ossido cambia la sua struttura di composizione.

Impianti in titanio e zirconio: differenze

Come già anticipato precedentemente, il titanio è un materiale molto usato. Non solo in ambito dentistico, ma in generale nella medicina. Ad esempio, l’uso del pace-maker o per protesi ortopediche.

Infatti, per il titanio, la biocompatibilità, nei confronti delle gengive e dell’osso alveolare, è massima! L’inserimento della vite in titanio non richiederà più di una seduta, inoltre rispettano i tempi di ripresa post-operatoria. Tale procedura, nota come “implantologia a carico immediato”, è disponibile soltanto per le viti in titanio.

Per le viti in zirconio si preferisce optare per il carico differito (per scoprire la differenza tra carico immediato e differito clicca qui).
Sul perno metallico, viene posizionato il moncone, ovvero la vite di giunzione che collega la struttura interna alla corona. Essa se si vuole può essere anche cementata. Successivamente avverrà l’osteointerazione. In caso di protesi in titanio la procedura sarà quindi più veloce.

In entrambi i casi però si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico che non comporta alcun malessere, dolore o difficoltà di linguaggio! Secondo alcuni studi, il duo zirconio-ceramica è associato ad una maggiore tollerabilità biologica. Perciò si potrebbe usare in soggetti con particolari allergie.

Senza alcun dubbio i perni in zirconio mostrano resistenza, però si tratta di soluzioni di ultima generazione, quindi per il momento ancora non si sa con certezza quanto possano resistere nel tempo. A differenza il titanio, invece, è in grado di resistere da un minimo di 25 anni, ma per la maggior parte dei casi dura anche per tutta la vita.

Con un impianto in titanio però la placca si sviluppa più facilmente, quindi ha bisogno di una maggiore manutenzione per evitare la perimplantite rispetto a un impianto in zirconio.

gianpaolo cannizzo studio dentistico milano sorriso da vip

Vuoi avere finalmente il sorriso che hai sempre desiderato?

Contatta ora il Dr Cannizzo: avere un nuovo sorriso non è mai stato così facile

Concludendo: quale è il migliore?

Non è una risposta facile da dare, perché dipende a cosa vuoi dare priorità.

Ad esempio, il titanio, materiale biomateriale esiste da più tempo quindi ha più indagini e studi rispetto a un impianto in zirconio. Dall’altro lato però, lo zirconio sta diventando un’alternativa più che valida per un sistema implantare a un paziente con problemi di allergie.

Inoltre, la zirconia ha una risposta dei tessuti molli, una biocompatibilità e un’estetica superiori a quelle degli impianti in titanio.

 Gli studi hanno dimostrato che gli impianti in titanio e zirconio hanno un osso molto simile al contatto dell’impianto o all’osteointegrazione. Questa deve essere considerata come un’opzione importante per il successo dell’impianto.

Se ne vuoi sapere di più, contattaci per fissare una prima visita e valutare la tipologia di impianto più adatto alle tue esigenze!

Leggi anche: